EUCARISTIA E COMUNIONE
Lunedi 18 maggio 2020 riprenderà la celebrazione liturgica della santa Messa con le necessarie precauzioni per salvaguardare la salute del popolo e, invece di essere contenti e gioiosi, alcuni manifestano critiche per il presente e rimpianti rispetto al passato.
Chi assume tali atteggiamenti ovviamente non vive il presente con sano realismo e, soprattutto, non lo vive come il tempo della propria salvezza.
Il Dio cristiano è il Dio della Storia e ci salva nella storia, ovvero per mezzo della storia.
Affermare che Gesù Cristo è vero uomo significa affermare l’importanza della storia.
Porre al centro della salvezza il mistero della croce, morte e risurrezione, significa affermare che Gesù è il salvatore della nostra esistenza proprio in quanto ha vissuto la sua vita terrena in modo pieno e conforme alla volontà di Dio.
Anche noi siamo chiamati a vivere la nostra storia in modo salvifico assieme a Gesù e per mezzo di Gesù.
Il nostro tempo ci propone questa pandemia e la celebrazione eucaristica deve adattarsi alla situazione storica.
Così come i primi cristiani celebravano la Messa nella case e poi, durante le persecuzione, nelle catacombe.
Lamentarsi, fare critiche, rimpiangere e pensare a qualcosa di diverso, non è solo una perdita di tempo, è qualcosa di più pericoloso: significa seminare zizzania e vivere un atteggiamento che impedisce la comunione ecclesiale.
Il diavolo è colui che semina zizzania e spesso si traveste in angelo della luce, pieno di buone intenzioni e di sacro zelo!
Siamo chiamati a vigilare perché egli è sempre all’opera cercando chi divorare…,resistetegli saldi nella fede (1^Pt 5,8-9).

Ma come possiamo entrare in comunione con la Trinità, se nel nostro cuore ci sono divisioni e critiche?
Non fatevi ingannare e cerchiamo di preparaci con il vissuto reale a partecipare alla santa Eucaristia, sentendoci in piena comunione con i nostri Pastori e tramite loro con la Trinità.
Viviamo con gioia e speranza il nostro oggi, perché Dio è Salvatore anche di esso.
Fra Giuseppe
Grazie caro padre. Non vedo l’ora di confessarmi e ricevere l’Eucaristia. Incomprensibili e inopportune lamentele e critiche. A presto incontrarti. Stella
Grazie, hai detto bene, padre.
Chi alimenta inutili discussioni, favorendo separazione, non è guidato dallo Spirito Santo.
La comunione tra noi cristiani è fondamentale per un cammino autentico.
Ognuno dovrebbe essere libero, secondo coscienza, di agire come meglio crede in questa particolare situazione, cercando, innanzitutto, come ci hai insegnato, di mantenere una stretta e corretta relazione con Dio.
Inoltre, dovremmo imparare a non criticare in continuazione le persone e le decisioni degli Organi preposti ad assumerle.
Nel mezzo di continui articoli di critica, giudizio, divisione, spero che questa riflessione illuminata possa dire la parola “fine” e riportare tutti i credenti al retto pensare secondo le indicazioni della Chiesa per vivere autenticamente quella Comunione di cui tanti parlano e che pochi vivono…
Grazie padre Giuseppe.
É giusto che non ci devono essere divisioni e critiche non costruttive all’interno della Chiesa. Ma questo non sinifica che non si deve criticare il governo che promette soldi a medici e infermieri e poi li sterzata agli immigrati, soldi per monnopattini e tutto il resto che non sto a citare