Nel 2013 questo desiderio si è concretizzato in una realtà difficile, di “trincea” come può esserlo un carcere.
L’iniziativa è partita in una struttura detentiva della Liguria.
Dopo un primo approccio di conoscenza e testimonianza attraverso una serie di incontri con i detenuti, si è iniziato con un gruppo di loro un percorso di accompagnamento alla fede, alla riscoperta del volto misericordioso di Dio, che ama ogni suo figlio incondizionatamente.

L’itinerario spirituale è condotto da alcuni laici della Comunità Abbà in comunione con il Cappellano del carcere.
Il percorso prevede incontri periodici con meditazioni sui temi del Kèrygma, con ampi spazi di condivisione del vissuto e del suo rapporto con la fede; il tutto all’interno di un clima di preghiera comunitaria.
Questa esperienza si è rivelata molto ricca e apprezzata dai detenuti che hanno partecipato con impegno e gioia e che stanno ritrovando senso e speranza per la propria esistenza.
Incoraggiata dall’esito molto positivo riscontrato, la Comunità, nel 2014, ha esteso l’iniziativa anche ad un’altra realtà carceraria lombarda.
Qui il percorso continua nel 2015 con un itinerario avente come tema Imparare a pregare, argomento chiesto proprio dai detenuti alla fine della precedente esperienza.
Il percorso prevede incontri periodici con meditazioni alternati a momenti prolungati di condivisione e di pratica della preghiera cristiana: in sintesi, si impara a pregare pregando…
Nel 2016 sono proseguiti gli incontri in entrambe le strutture, con programmi diversificati, sulla base dell’esperienza maturata.