Il 18 giugno 2022, nella Basilica patriarcale di San Domenico in Bologna, hanno ricevuto l’ordinazione diaconale i frati domenicani: Adriano Cavallo, Giuseppe Fracci, Marco Menghin. Sono stati ordinati sacerdoti i frati: Salvatore Di Fazio, Francesco Lorenzon, Paolo Peruzzi, Stefano Prina, Danish Dighal, Pier Giorgio Galassi, Claudio Benvenuti.
Il Pontificale con il Rito di Ordinazione è stato celebrato da S.E. Rev.ma Mons. Jan Romeo Pawloski, Segretario per le Rappresentanze Pontificie.
Nella sua omelia Mons. Pawloski ha espresso un forte richiamo alle fondamenta della Chiesa Cattolica mettendo in guardia da richieste che, in nome di un malinteso permessivismo, vorrebbero ridurla ad una dimensione più “terrena”, quasi associazionistica se non aziendalista.
Il prelato ha inoltre sottolineato come il periodo di forte crisi che stiamo attraversando, prima con la pandemia ora anche con la guerra, conferma sempre più la necessità di pastori saldamente radicati nel loro ministero, nella fedeltà al Magistero, convinti di una chiamata di cui umanamente nessuno è degno, ma che la Grazia vuole e rende possibile.
Con il suo sì al presbiterato il candidato a questa scelta di amore mette le sue radici nell’Eternità.
La felice concomitanza della celebrazione con la solennità del Corpus Domini ha portato il celebrante ad un altro elemento di riflessione. Il sacerdote è chiamato a un servizio totale. Il termine servizio richiama la figura del servo. Ma Mons. Pawloski ha fatto un passo ulteriore dichiarando che il sacerdote non è solo servo, ma addirittura uno schiavo che nulla ha diritto di chiedere o pretendere per il servizio cui è sottoposto. Il gesto simbolico di mettersi faccia a terra davanti al Vescovo ben esprime questo atteggiamento: il sacerdote diventa quasi un pavimento che permette al popolo di Dio di essere sorretto nel suo cammino mentre il diacono (richiamando il ragazzo che avendo portato i pochi pesci e pani ha permesso la realizzazione del miracolo della moltiplicazione), nel suo compito di sacro servizio all’altare permette al miracolo eucaristico di rinnovarsi continuamente.
La celebrazione si è svolta nella presenza degli amici e parenti dei frati ordinati, ma particolarmente toccante è stato il momento dell’abbraccio con tutti i fratelli domenicani presenti in Basilica.